Intervista ad Annalisa De Simone candidata al Premio Strega con “Non adesso, per favore”
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- Pubblicato Martedì, 05 Aprile 2016 22:48
- Scritto da Mariangiola Castrovilli
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(Mariangiola Castrovilli) - Annalisa De Simone, bella, giovane, talentuosa. Con uno speciale tocco magico che rende più che interessante tutto quello con cui si cimenta. Coreografa, attrice, regista, autrice al suo secondo libro, Non adesso, per favore, di cui ha firmato anche il book trailer che abbiamo visto in concorso a Cortinametraggio un mese fa, e che adesso, è stata candidata per entrare tra i finalisti del prestigioso Premio Strega.
Annalisa, lei è molto serena e questo si vede anche dalla nostra intervista video, «Ci vuole coraggio per permettersi la felicità» è una sua frase molto indicativa, ma quanto è stato lungo il cammino verso questa felicità, cercando di conciliare le sue tante anime artistiche? «Diciamo che la serenità è la meta, il percorso è lungo quanto una vita».
Non adesso, per favore ci porta nel doloroso momento - vissuto in prima persona - del terremoto della sua città, L'Aquila avvenuto esattamente nell'aprile di sette anni fa. Non solo, contemporaneamente la protagonista, che si chiama come lei, vive un'insoddisfacente storia d'amore con uno scrittore plus agé... egoista q.b. ... «Mi chiedono tutti quanto ci sia di autobiografico, la verità è che neanche io lo so. Il protagonista maschile è un polpettone di storie vissute e origliate. La famiglia che racconto ha tante diversità con la mia».
Nella scala dei valori non è poi così semplice scegliere le cose giuste tra le tante che ci piacciono. Il suo assoluto desiderio di libertà che si avverte in ogni sua parola scritta e le sue varie anime, tutte estremamente interessanti, devono averle fatto fare un grande slalom per destreggiarsi... «Dopo lo slalom ho scelto, voglio scrivere. Sperando di cavarmela...».
Il momento più bello per Annalisa De Simone? «Il momento non so. Il periodo sì, verso i sedici anni. Avevo appena iniziato a fare la coreografa. Ero sfacciata come possono esserlo solo le adolescenti, piena di energie. E avevo la presunzione di sentirmi libera».
E quello che vorrebbe dimenticare? «Tutti i momenti legati ai miei lutti».
Se dovesse partire all'improvviso con solo una borsa in mano per una destinazione lontana cosa porterebbe? «Kindle, trucchi e sigarette».
Cosa c'è sul suo comodino? «Una pila di riviste di casa, tappi per le orecchie e mascherina. Leggo durante il giorno, sul comodino non ho libri».
E nel suo frigorifero? «Acqua, vino bianco, spremute, cibo in scatola. C'è chi cucina, chi scalda. Io amo mangiare, ma cucinare mi annoia moltissimo».
Concludiamo chiedendole quale il personaggio del passato con cui vorrebbe uscire a cena e perché... «Un personaggio negativo. Forse addirittura Adolf Hitler. Non riuscire a razionalizzare la ferocia mi impressiona. Sarei curiosa di scoprire gli argomenti che il più tremendo degli aguzzini potrebbe sfoggiare a cena».