LIBRI - IL SERENISSIMO BORGHESE di Alberto Frappa Raunceroy
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- Pubblicato Sabato, 19 Luglio 2014 21:42
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Dicembre 1788: Venezia è investita da giornate di freddo polare e un burchiello in navigazione verso Mestre rimane bloccato in mezzo alla laguna ghiacciata. Dentro la cabina, Elisabetta Grimani, sofferente di epilessia, riflette sul destino che l'ha portata a sposare il Procurator Lodovico Manin, uomo mite e scrupoloso ma troppo assorbito da impegni pubblici e dall'amministrazione di un enorme patrimonio per prestare attenzione alla sua condizione di donna e di madre mancata. Giunta in Friuli, la famiglia si segrega in un'insolita villeggiatura invernale ed Elisabetta vive il riacutizzarsi di frustrazioni amplificate dalle suggestioni di una reggia la cui vastità non seda in lei la sensazione di esservi rinchiusa come prigioniera. Da Venezia giungono gli echi di un carnevale spensierato ma la Villa Manin di Passariano, Versailles del Friuli, nasconderà nel suo labirinto, il tentativo della donna di cambiare il suo destino. La rispettabilità, le opportunità sociali impugnate dal marito come una sferza ma soprattutto l'improvvisa notizia della morte del Doge Paolo Renier renderanno vani i suoi tentativi.
Rientrati a Venezia, i Manin scoprono di essere catapultati al centro dell'attenzione a causa della candidatura al dogado, proposta e quasi imposta a Manin dal cognato Francesco Pesaro che Elisabetta considera un nemico della famiglia.
Anche nella sua città Elisabetta scopre di essere sola, ignorata da una mondanità distratta e incompresa da parenti cinici e superficiali che considerano la sua sensibilità e il suo desiderio di isolamento come sintomi di pazzia.
Lodovico non saprà opporsi a quella che gli viene prospettata come una necessità pubblica e la sua ascesa al principato aumenterà l'incomprensione della nuova Dogaressa cui non rimarrà che aggrapparsi all'amicizia di una sconosciuta esule della Rivoluzione Francese.
La morte di Elisabetta nel 1792, pone Lodovico Manin di fronte all'indecisione del patriziato veneziano, all'incalzare della violenza in Francia e all'invasione dell'Armata d'Italia che violerà i confini della Serenissima al seguito del generale Bonaparte.
Manin identifica l'arrivo di Napoleone con l'incombere della modernità cui si sovrapporrà un'acuta percezione dell'accelerarsi del tempo che stremerà le sue difese. Sigillato tra le reliquie fossili del Palazzo Ducale e circondato da pochi volonterosi, affronta la martellante potenza di Napoleone e, ostacolato dalla sfiducia e dal sarcasmo di tutta una classe dirigente, assisterà impotente allo sfaldarsi della sua famiglia e di Venezia.
Vecchio e stanco sarà sorpreso dalla eventi che gli riserveranno un inatteso motivo di vivere.
Alberto Frappa Raunceroy
IL SERENISSIMO BORGHESE
Copertina di Vincenzo Bosica
Edizioni Solfanelli
[ISBN-978-88-7497-853-3]
Pagg. 224 - € 17,00