Paura non abbiamo. Donne e televisione in Italia di Bruno Voglino
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- Pubblicato Mercoledì, 05 Giugno 2019 21:57
- Scritto da Mariangiola Castrovilli
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(Mariangiola Castrovilli) - Questo l'intrigante titolo dell'ultimo libro di Bruno Voglino, una delle persone più importanti nel complicato e trafficato mondo della televisione - scopritore tra l'altro di talenti come Luciana Littizzetto e Fabio Fazio - presentato dall'autore, insieme a Mimma Gaspari e Giorgio Gosetti alla Libreria Notebook all'Auditorium.
A festeggiarlo tutto il mondo della cultura, quella vera, tanti personaggi che contano, protagonisti di periodi importanti nella storia del cinema, del teatro e, soprattutto, della televisione. E l'accattivante ed incuriosente titolo mantiene tutte le premesse (v. intervista).
"Ci sono dei mestieri che ti rimangano appiccicati, diventano una seconda pelle. Uno di questi è aver passato il meglio della vita a lavorare ai programmi della televisione pubblica, com'è capitato a me: un'esperienza che non ti da scampo ...". Questo l'incipit del suo interessante libro che racconta il malessere e la difficoltà d'inserimento delle donne in un campo, come quello televisivo, disseminato di ostacoli e difficoltà, ogni tre per due.
Io sono una sua creatura, ed ho vissuto tutte le innumerevoli, sconfortanti chiusure di porte, con nessuno disposto a dare credito ad una giornalista donna piena di progetti e di voglia di fare. Il destino, la sorte, la fortuna mi portarono a Raitre da Bruno Voglino, un dirigente che si distaccava di molto dalla maggior parte dei suoi colleghi per lo più intransigenti, inaccessibili e spocchiosi, niente affatto disponibili al mondo delle idee, soprattutto se portate da donne.
Voglino trovò interessante il mio modo di lavorare, a quel tempo molto rivolto ai giovani, ma preferì orientarmi verso gli anziani, le sue parole testuali furono «devi rendere yeye come ragazzi, signori famosi dagli ottanta anni in su». Rimasi perplessa ma la sfida era troppo interessante.
Eccomi così partita all'avventura con splendidi grandi vecchi come il mio amatissimo Roger Peyrefitte, amico personale che mai avrei pensato di coinvolgere in questa galleria, come del resto Oleg Cassini, altro amico di sempre, couturier personale di principesse come Grace Kelly, o presidentesse come Jacqueline Kennedy, e che, ad ottantacinque anni, correva ancora al trotto in pista... o il fratello dell'ultimo imperatore Aisin-Gioro Puren, nel giugno del 1989, con cui la vita, se non ci fossero stati i traduttori in simultanea, sarebbe stata veramente difficile, soprattutto perché il giorno dopo essere arrivata a Pechino, scoppiò la rivoluzione di piazza Tienanmen... ed un preoccupatissimo Voglino, al telefono da Roma, mi disse di tornare subito indietro, ma ormai non c'erano più aerei...
Ecco, questo è Bruno Voglino, un uomo che crede nelle donne e le ha sempre sostenute, e che, nel suo libro, le racconta indomite, fantastiche e, soprattutto... donne.