(Giulio Carra) -"Tale e quale show" solo una bella e fortunata trasmissione televisiva di Rai1 dai grandi record di ascolto. No, almeno per Attilio Fontana, che ha deciso di donare 25.000 euro a "Semi di Pace", il premio da lui vinto, per la realizzazione di una scuola secondaria dedicata a Papa Francesco nella Repubblica Democratica del Congo. A Tarquinia, nella sede della "Cittadella", l'organizzazione internazionale lo ha ringraziato anche a nome dei bambini africani consegnandogli il riconoscimento di socio onorario. Con i fondi del suo gesto di generosità, proprio nei giorni scorsi, è stato possibile avviare concretamente il progetto con la posa della prima pietra di quella scuola che sicuramente eviterà a molti ragazzi un futuro, quale oggi invece gli si prospetterebbe, di sfruttamento e di delinquenza.
Global Forest Watch (www.globalforestwatch.org) è un monitoraggio delle foreste in linea dinamica e di allarme di sistema che consente alle persone e alle organizzazioni o enti preposti, in tutto il mondo, di gestire al meglio le foreste. Per la prima volta Global Forest Watch unisce la tecnologia satellitare, i dati aperti e crowdsourcing, per garantire l'accesso a informazioni aggiornate e attendibili sulle foreste. Armati con le ultime informazioni da Global Forest Watch, i governi, le imprese e le comunità possono arrestare la perdita del patrimonio boschivo in tutto il mondo. Global Forest Watch E 'stato creato dal World Resources Institute con oltre 40 partner, tra cui: University of Maryland, Imazon, Center for Global Development e U.N. Environment Programme (UNEP). Tra i principali finanziatori: Norwegian Climate and Forests Initiative, U.S. Agency for International Development (USAID), U.K. Department for International Development (DFID), Global Environment Facility (GEF) e Tilia Fund.
Scoperta da un team di ricercatori italiani e tedeschi la proteina che fa utilizzare al meglio alle piante l'energia solare. L'importanza di questa scoperta, pubblicata dalla rivista scientifica "Plos Biology", e' che la proteina identificata fa variare l'apparato fotosintetico delle piante, in maniera funzionale rispetto alle condizioni ambientali e climatiche. Realizzata da un gruppo di ricercatori delle Universita' degli studi di Milano, Universita' del Piemonte Orientale e Ludwig Maximilian Universitaet di Monaco, questa scoperta, sottolineano i ricercatori, puo' portare importanti ricadute sia sul fronte agricolo, per la produzione delle piante coltivate, sia nelle tecnologie legate anche alle energie rinnovabili, oltre a chiarire importanti dettagli molecolari alla base della regolazione della fotosintesi.