Il 6 e 7 Maggio torna nelle piazze, anche a Tarquinia, l'Orchidea dell'UNICEF
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- Pubblicato Venerdì, 05 Maggio 2017 08:56
- Scritto da Redazione
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Il 6 ed il 7 Maggio migliaia di volontari UNICEF si mobiliteranno in oltre 2.100 piazze in tutta Italia con l'Orchidea dell'UNICEF per i bambini. A Tarquinia (VT) il Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia sarà presente, a partire dalle ore 10 alle 19, Sabato 6 Maggio nel Centro Storico in Piazza Cavour (difronte al Museo Archeologico Nazionale Etrusco), mentre Domenica 7 si trasferirà, mantenendo lo stesso orario, in Piazza delle Najadi al Lido. Testimonial della campagna, anche per il 2017, è Lino Banfi, storico Goodwill Ambassador dell'UNICEF Italia.
Quest'anno (l'iniziativa è giunta all'ottava edizione) a fronte di un contributo sarà possibile ricevere un'Orchidea UNICEF e sostenere la campagna dell'UNICEF "Per ogni bambino sperduto" per proteggere migliaia di bambini soli, in fuga da guerre, povertà e violenza. Bambini sperduti alla ricerca di un luogo sicuro. «Nel 2016 sono arrivati via mare in Italia 26.000 minorenni stranieri non accompagnati e separati, il 92% dei quali aveva tra i 14 e i 17 anni e viaggiava da solo; quest'anno, in soli tre mesi, ne sono già arrivati 3.000.» - dichiara Giacomo Guerrera, Presidente dell'UNICEF Italia - «Sono bambini che scappano da conflitti, persecuzioni e deprivazione e affidandosi a trafficanti senza scrupoli affrontano viaggi terribili, seguendo la rotta del Mediterraneo Centrale. Molti di loro, una volta giunti nel nostro Paese, fanno perdere le loro tracce o perché fuggono in altri paesi europei, o perché vengono sfruttati da organizzazioni criminali nel nostro Paese. L'UNICEF lavora nei paesi di origine, transito e destinazione, proteggendo i bambini dalle violenze, aiutandoli ad ottenere un'istruzione e a soddisfare le proprie necessità di base. Con l'Orchidea dell'UNICEF – conclude il Presidente Guerrera - sarà possibile dare sostegno a tutti i bambini in Italia e nel mondo in fuga da guerre e povertà, alla ricerca di un posto sicuro in cui vivere».
Fonte: UNICEF Italia