Vittorio De Scalzi e i suoi 50 anni di carriera: l’Italia vista attraverso le canzoni del “suonatore Jones”

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Fondatore dei New Trolls, co-autore con Fabrizio De Andrè, del primo "concept album" delle musica italiana ("Senza orario e senza bandiera"), musicista dall'amina prog e al contempo dialettale, compositore di brani di alcuni dei più noti artisti pop della nostra scena musicale, Vittorio De Scalzi ha festeggiato i suoi 50 anni di carriera e sul palco della città di Sanremo che lo ha visto partecipare al festival ben 8 volte interpretando alcuni dei suoi brani più rappresentativi, probabilmente nati proprio in questo ambito.

Vittorio De Scalzi - giovaneIl 2017 segna, quindi, i 50 anni di onorata carriera ma anche di ispirazioni continue, tra musica e parole, per uno dei compositori, autori, cantanti italiani che della sua ricerca ha fatto un progresso, anzi un "prog". Vittorio De Scalzi, musicista dalla doppia anima, ribelle e contestatrice che negli anni Sessanta lo ha portato a fondare la band dei New Trolls, e quella del cantautore intimista, che ha scritto autentiche poesie all'interno di brani di alcuni dei più noti artisti pop della nostra scena musicale (Ornella Vanoni, Mina, Anna Oxa tanto per citarne alcuni). Co-autore con Fabrizio De André del primo "concept album" delle musica italiana ("Senza orario e senza bandiera"), De Scalzi rappresenta anche un pezzo di storia del progressive italiano, ideatore dell'innovativo "Concerto grosso", riuscito esperimento di fusione fra rock e classica, che lo ha portato storicamente in tour mondiali - il "Trilogy Live The seven Seasons" è addirittura diventato un DVD cult - e, in studio di registrazione, recentemente a fianco di Luis Bacalov con cui ha co-firmato il "Concerto Grosso n.3".

Il "suonatore Jones", come molti lo hanno definito, rappresenta infatti l'emblema di un sofisticato autore dialettale della sua Genova, con album come "Mandilli" e "Gli occhi del mondo", trasposizione musicale di alcune delle più belle poesie di Riccardo Mannerini. Tra i brani più datati di Vittorio si segnala, peraltro, "Comme te bella Zena", da molti considerata canzone appartenente alla più antica tradizione genovese, tuttora interpretata dalle squadre di canto nelle esibizioni etno-popolari, ma in realtà scritta nel 1966.
Attualmente è inoltre in scena con il gruppo etno-pop Renanera, col quale si diverte ad incrociare vernacoli lucani e genovesi, ricercando e portando alla luce storici ed originali punti di incontro.

Vittorio De ScalziNon da ultimo, sempre in attinenza alla sua regione, De Scalzi ha firmato anche l'Inno ufficiale della Sampdoria, squadra del cuore a cui ha dedicato un album intero che, scritto nel 1991, vede tutt'oggi i giovani tifosi cantare a squarciagola "in gradinata" uno dei brani di punta del disco, "Lettera da Amsterdam".

All'età di 67 anni De Scalzi – che è stato anche membro fondatore e componente del gruppo blues "Slow Feet Band", con cui ha pubblicato l'album Elephant Memory e che vedeva in formazione musicisti del calibro di Franz Di Cioccio, Mauro Pagani, Lucio Fabbri, Paolo Bonfanti e Reynold Kohl – non vede diminuire ma semmai proliferare la sua attività, avendo assunto recentemente la direzione artistica di rassegne dedicate ai giovani emergenti talentuosi (al di fuori di ogni circuito commerciale da reality) come il "Fire Music Festival" di Santa Maria Capua Vetere. A maggio, nella splendida cornice del Teatro San Carlo di Napoli, sarà anche in programma un concerto in suo onore con molte special guest a lui vicine.
Ma prima Sanremo, poiché proprio in occasione del festival a cui ha partecipato ben 8 volte, Vittorio ha preso parte anche alla terza edizione di "Guardami Oltre" interpretando dal vivo alcuni dei suoi brani più rappresentativi, probabilmente nati proprio in questo ambito se, come afferma, «Ogni volta che guardo il festival di Sanremo, che seguo sempre e costantemente a livello professionale, vengo immediatamente stimolato a scrivere nuove canzoni...».


Al Festival di Sanremo, Vittorio De Scalzi è stato presente con: IO CHE HO TE (1969), New Trolls in coppia con Leonardo; UNA STORIA di Sergio Endrigo (1971); SOLI (1981), scritta per Drupi e terza al festival; FACCIA DI CANE (1985), New Trolls su testo di Fabrizio De André; CIELO CHIARO (1988) New Trolls; QUELLI COME NOI (1992), New Trolls; LETTI (1996) New Trolls con Umberto Bindi; ALIANTI LIBERI (1997), New Trolls in coppia con Greta.

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Fonte: Ufficio Stampa Elisabetta Castiglioni