Chapeau bas! Senatore Giulio Cesare Orlando, per la Politica come Passione e Senso dello Stato

Sen, Giulio Cesare Orlando
Con lui se ne va uno dei personaggi e dei protagonisti più limpidi e competenti della Politica Italiana, quella con la P maiuscola, della seconda metà del Novecento che, nonostante tutto, incarnava, ancora, anche passione e dedizione per lo Stato. Un Democratico Cristiano tra quelli che è giusto e vale la pena ricordare, perché non si è mai sporcato, né ha sporcato l'Italia e che ha contribuito, invece, a far crescere e sviluppare elevando anche la credibilità e il peso del nostro Paese a livello internazionale.

(Gicar) - Giulio Cesare Orlando avrebbe compiuto 91 anni tra qualche giorno e proprio oggi, 49 anni fa, il 19 maggio 1968, con la quinta legislatura fu eletto per la prima volta Senatore della Repubblica Italiana nella Circoscrizione di Martina Franca (Taranto) dove era nato nel 1926. Laureato in Giurisprudenza all'Università di Bologna, è stato rieletto per altre cinque legislature ricoprendo importanti incarichi fino al 1992 anche nelle Commissioni Parlamentari per la Vigilanza sulle Radiodiffusioni, per l'indirizzo generale dei Servizi Radiotelevisivi oltre ad essere stato Ministro delle Poste e Telecomunicazioni sotto i governi Aldo Moro IV e V nella VI e VII legislatura. Proprio durante il suo mandato fu approvata, portando il suo nome, la Legge di Riforma RAI-TV, ancora oggi in vigore con piccole modifiche introdotte dalle leggi Mammì e Gasparri. E' stato membro anche della 1ª Commissione permanente Affari Costituzionali.

Il premio un piccolo traliccio dargento con una antenna doro veniva consegnato il 23 novembre 1975 dal Ministro delle Poste e Telecomunicazioni Sen. Giulio Orlando al Presidente della Sezione ARI di Voghera 001Sottosegretario di Stato per il Commercio con l'Estero nei governi Andreotti II e Rumor IV e V, membro della Giunta per gli Affari delle Comunità Europee e per molti anni della 3ª Commissione Permanente Affari Esteri, notevole è stata la sua attività in campo internazionale per promuovere lo sviluppo degli scambi commerciali, intensificando le relazioni con l'Albania, la Persia (Iran), il Venezuela, la Polonia, le due Germanie, la Russia, il Sudan, l'Austria, la Bulgaria, l'Ungheria, il Portogallo ed in particolare la Cina essendo stato uno dei principali artefici del riconoscimento diplomatico della Repubblica Popolare Cinese da parte dell'Italia.

E' stato Presidente dell'Istituto Italiano per l'Asia (ISIA oggi ISIAMED), VicePresidente dell'Istituto Italo-Africano, Presidente del Gruppo Parlamentare Italo-Tedesco (dal Cancelliere Brandt, in quegli anni, ha ricevuto la massima onorificenza della Repubblica tedesca), Presidente della Commissione Bicamerale dell'Assemblea dell'Atlantico del Nord e Presidente della Commissione per il Mediterraneo della NATO. Tra gli altri incarichi a non finire anche quello di Presidente dell'Associazione Italia-Libia. Nell'Ottobre 2008 è stato insignito dell'onorificenza del "Grande El-Fatha" dalla Grande Giamahiria nel "Giorno della lealtà" unitamente a Giulio Andreotti, Massimo D'Alema, Giuseppe Pisanu, Vittorio Sgarbi per i lavori e gli sforzi eccellenti da lui compiuti per consolidare i sentimenti di amicizia e cooperazione fra il Popolo Libico e il Popolo Italiano. Orlando ha, inoltre, ricoperto la carica di componente del Consiglio Direttivo dell'Associazione Italo-Araba e dell'IPALMO ed è stato inviato, dall'Unione Europea, come Osservatore, per le prime elezioni in Zimbabwe, Albania, Eritrea e Sudafrica.

Giulio OrlandoAgli inizi della sua carriera ha ricoperto il ruolo di Capo Ufficio Stampa del Ministero dell'Interno e nominato Capo della Segreteria Politica della DC. Componente della Commissione di Controllo sugli Interventi nel Mezzogiorno, della Commissione Parlamentare per le Questioni Regionali, si è anche particolarmente distinto per la specifica competenza acquisita nei problemi dello sviluppo delle aree depresse. L'allora Presidente del Cile, Edoardo Frey, gli chiese di elaborare nuove leggi agricole e di bonifica per quel Paese e nel 1966 gli conferì a Roma la massima onorificenza dello Stato Cileno. In Italia fu nominato Capo del Servizio Studi dell'Ente Delta Padano e successivamente assunse l'incarico del servizio studi e orientamento sociale presso l'Ente Maremma e fu chiamato a dirigere l'Ufficio Studi del Ministero dell'Agricoltura e Foreste, incaricato per la stesura del primo piano verde e delle leggi delegate sul riordino dei Consorzi di Bonifica e degli Enti di Sviluppo Agricolo.

Con lui se ne va uno dei personaggi e dei protagonisti più limpidi e competenti della Politica Italiana, quella con la P maiuscola, della seconda metà del Novecento che, nonostante tutto, incarnava, ancora, anche ideali, passioni e dedizione per lo Stato. Un Democratico Cristiano tra quelli che è giusto e vale la pena ricordare, perché non si è mai sporcato, né ha sporcato l'Italia e che ha contribuito, invece, a far crescere e sviluppare elevando anche la credibilità e il peso del nostro Paese a livello internazionale. Pugliese, lui e la sua famiglia avevano adottato le Marche e la Città di Fermo dove per sempre ora riposerà, dopo la cerimonia di saluto, di oggi pomeriggio alle 17,30 nella Chiesa di S. Domenico. Ha trascorso gli ultimi anni della sua vita a Porto San Giorgio e chi scrive ha avuto l'onore di conoscerlo qualche anno fa a Tarquinia (Viterbo) sulle sponde del Tirreno.

Ai familiari ed a quanti gli hanno voluto bene e lo hanno avuto a cuore nella vita fino alla fine, l'abbraccio e le condoglianze della Redazione di OltrepensieroNews e dell'Associazione Editrice Oltrepensiero.
Chapeau bas! Giulio Cesare Orlando.


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