Agrigento è la Capitale Italiana della Cultura 2025

Agrigento
● Venerdì 31 marzo 2023 a Roma, nella Sala Spadolini del Ministero della Cultura, si è svolta la cerimonia di proclamazione della città vincitrice (Agrigento) del titolo di Capitale Italiana della Cultura 2025. Sono intervenuti il Presidente della Giuria, Davide Maria Desario e il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. Il dossier della città siciliana, che ospita la Valle dei Templi e ha dato i natali a Luigi Pirandello e, nella sua provincia, a Leonardo Sciascia e Andrea Camilleri, include nel suo progetto anche l’Isola di Lampedusa.

Sono state dieci le città finaliste: Agrigento, Aosta, Assisi (Perugia), Asti, Bagnoregio (Viterbo), Monte Sant’Angelo (Foggia), Orvieto (Terni), Pescina (L’Aquila), Roccasecca (Frosinone) e Spoleto (Perugia).

Il titolo di Capitale italiana della cultura è conferito per la durata di un anno. La prima città ad aggiudicarsi il riconoscimento fu Mantova nel 2016, poi Pistoia (2017), Palermo (2018) e Parma nel 2020, prorogato anche nel 2021 a causa della pandemia. Lo scorso anno Procida, nel 2023 Bergamo e Brescia.

 
Capitale Italiana della Cultura 2025 | La proclamazione

CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2025 È STATA PROCLAMATA LA CITTÀ DI AGRIGENTO

(MiC Italia) - A proclamarla è stato il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, nel corso della cerimonia che si è svolta a Roma, nella Sala Spadolini del Ministero, alla presenza della giuria presieduta da Davide Maria Desario e composta da Salvatore Adduce, Paolo Asti, Luca Brunese, Maria Luisa Catoni, Luisa Piacentini, Isabella Valente, e dei rappresentanti delle dieci città finaliste: Agrigento, Aosta, Assisi (Perugia), Asti, Bagnoregio (Viterbo), Monte Sant’Angelo (Foggia), Orvieto (Terni), Pescina (L’Aquila), Roccasecca (Frosinone) e Spoleto (Perugia). In collegamento anche i sindaci delle città di Bergamo e Brescia, Capitali della cultura in carica, di Pesaro, città a cui passeranno il titolo il prossimo anno e di Gorizia, Capitale Europea della cultura 2025 insieme a Nova Gorica.

La città vincitrice, grazie anche al contributo statale di un milione di euro, potrà mettere in mostra, per il periodo di un anno, i propri caratteri originali e i fattori che ne determinano lo sviluppo culturale, inteso come motore di crescita dell’intera comunità.


QUESTE LE MOTIVAZIONI DELLA SCELTA DELLA GIURIA, maturata al termine della procedura di selezione condotta in piena autonomia dai componenti:

“Agrigento assume come centro del proprio dossier di candidatura la relazione fra l’individuo, il prossimo e la natura, coinvolgendo l’isola di Lampedusa e i comuni della provincia e ponendo come fulcro il tema dell’accoglienza e della mobilità. Il progetto risponde in modo organico all’obiettivo di presentare a un pubblico vasto un programma di grande interesse a livello territoriale, ma anche nazionale e internazionale. Il ricco patrimonio culturale del territorio è il volano con cui si valorizza la variegata offerta culturale proposta in un’ottica di innovazione, promozione e, di conseguenza, di un successivo sviluppo socio-economico, che trova ispirazione nei concept tecnologici più moderni. Il coinvolgimento attivo delle giovani generazioni potrà promuovere la cultura come caposaldo della crescita individuale e comunitaria. La Giuria, pertanto, raccomanda la città di Agrigento per il titolo di Capitale Italiana della Cultura per l’anno 2025.

«Essere la capitale italiana per un anno - ha dichiarato il Ministro Gennaro Sangiuliano - consente di accendere i riflettori sulle realtà territoriali. Una grande ricchezza dell'Italia, dovuta alla sua storia, è la pluralità dei luoghi che la caratterizza, ognuno portatore di ricchezza. L'Italia è una superpotenza culturale. Dobbiamo essere orgogliosi delle nostre città e dei nostri territori. L'Italia ha due grandi pilastri su cui puntare: da una parte l'impresa, dall'altra la cultura all'interno dei territori. Ognuno è uno scrigno di tesori».

«Le 10 città con i loro progetti - ha detto il Presidente della Giuria, Davide Maria Desario - hanno dimostrato capacità organizzativa, visione, ma non hanno voluto nascondere le loro fragilità, anzi le hanno messe al centro dei progetti facendole diventare punti di forza. Abbiamo visto e sentito professionalità, passione, convinzione: la qualità complessiva dei progetti si è innalzata sensibilmente, segno che l'iniziativa sta crescendo sempre di più. I progetti delle altre nove città non meritano di andare dispersi, anzi vanno sostenuti. Tutte insieme queste splendide città fanno la nostra nazione: vanno supportate, aiutate, ma soprattutto ascoltate».


SINTESI DEL PROGETTO VINCITORE

Il sé, l’altro e la natura. Relazioni e trasformazioni culturali - Un progetto culturale tra Agrigento, Lampedusa e i Comuni del territorio, che esplora l’armonia e i conflitti tra i 4 elementi di Empedocle. 44 progetti di cui 17 internazionali per indagare le relazioni tra gli esseri umani in una prospettiva di pace con la natura.


Capitale della Cultura

LA PROCEDURA DI SELEZIONE DEL 2025

15 le città che hanno presentato il dossier di candidatura al Ministero della cultura. Nello scorso mese di gennaio sono stati resi noti i nomi delle dieci città finaliste. Le singole delegazioni hanno successivamente presentato alla Giuria i progetti elaborati per ciascuna nel corso di audizioni pubbliche, che si sono svolte il 27 e 28 marzo scorsi nella sala del Refettorio di Palazzo Venezia a Roma.


LE FINALISTE: CANTIERE CITTA’ SECONDA EDIZIONE

Anche in questa edizione di “Capitale italiana della cultura” per l’anno 2025, verrà avviata l’iniziativa “Cantiere città”, dedicata a tutte le città finaliste: un progetto di formazione ed empowerment per consolidare le idee e le competenze delle amministrazioni finaliste. Con questa iniziativa il Ministero della cultura risponde all’esigenza, manifestata dalle stesse città, di non disperdere il loro capitale progettuale. Il Segretariato Generale del Ministero con la Direzione generale Educazione ricerca e istituti culturali e in collaborazione con la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali intendono valorizzare i progetti, di alta qualità, con cui le città hanno partecipato: partendo da quelli, con un percorso di capacity building dedicato, verrà offerto alle finaliste di tutto il territorio nazionale una preziosa occasione di consolidamento delle capacità progettuali, favorendo la nascita di nuove reti e l’individuazione di soluzioni che ne favoriscano la sostenibilità. Si conferma, con questo progetto, quanto cruciale sia il ruolo della formazione per la crescita del settore culturale e per lo sviluppo sociale ed economico delle città.


LA STORIA DEL TITOLO CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA

Istituto nel 2014 e di durata annuale, il riconoscimento di Capitale italiana della cultura è stato fin qui detenuto nel 2015 dalle città di Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena - che hanno condiviso l’esperienza nell’edizione d’esordio che ha attribuito il titolo alle finaliste del titolo di capitale europea della cultura vinto da Matera per il 2019. Successivamente è stato attribuito a Mantova (2016), Pistoia (2017), Palermo (2018) e Parma per il 2020, poi esteso anche al 2021 a causa dell’emergenza sanitaria. Per il 2023 Bergamo e Brescia condividono il titolo di Capitali italiane della cultura, una scelta voluta dal parlamento a favore dei territori duramente colpiti dalla prima fase emergenziale della pandemia per Covid-19; nel 2024 toccherà alla già designata Pesaro.

 
Video di presentazione di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025

BORGONZONI (Sottosegretario di Stato): «Congratulazioni ad Agrigento. Riconoscimento volano per sviluppo territorio»

«Le mie congratulazioni ad Agrigento, che con il progetto di valorizzazione del suo strepitoso patrimonio di bellezze si è aggiudicata il titolo di Capitale italiana della Cultura 2025. Un riconoscimento prestigioso, volano per lo sviluppo del tessuto economico e sociale del territorio». Così il Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura, Lucia Borgonzoni, che aggiunge: «I miei complimenti a tutte le città finaliste per la qualità dei dossier presentati».


IACONO (PD): «Motivo di orgoglio per la Sicilia»

(AgenziaCULT)- Roma, 31 mar - «È una gioia indescrivibile, un grande risultato che va difeso e reso strumento di crescita di tutto il territorio. Agrigento e la sua provincia non hanno bisogno dell'ennesimo sogno infranto, ma di un concreto sostegno ad un atteso, promesso e finora tradito sviluppo turistico. Ringrazio la commissione giudicatrice per avere scelto Agrigento, il sindaco Franco Miccichè e quanti si sono spesi per il raggiungimento di questo obiettivo, che ho ritenuto fin da subito alla portata delle potenzialità della Città e del territorio della provincia di Agrigento». Dichiarazione della deputata del Pd, Giovanna Iacono.


temple of concordia in agrigento


- FONTI: Ufficio Stampa e Comunicazione MiC - AgenziaCULT