“Iconomania”, Giovanni Pacini spiega perché siamo diventati selfie dipendenti e social maniaci

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Kepler Edizioni ebook Iconomania
Selfie come nevrosi, mania dell'immagine come malattia: social narcisi e ossessionati dalla propria forma truccata, pseudo star multimediali illusi di aver raggiunto l'onnipotenza, in realtà schiavi del proprio ruolo apparente e della propria vanità, gioiosamente privati della libertà. L'ebook edito da Kepler Edizioni "Iconomania. Selfie nevrosi e l'ascesa del social Narciso" di Giovanni Pacini è un breve e illuminante saggio sul grande male del nostro tempo e sui mutamenti profondi che in una manciata di anni, i social media hanno scatenato.

Iconomania Selfie nevrosi e lascesa del social Narciso di Giova nni Pacini Kepler Edizioni«I social media hanno dato avvio al bacillo scatenante la patologia che attanaglia il nostro tempo, l'iconomania: l'esigenza di divenire e farsi immagine». Cosa si cela al di sotto delle colorate e divertenti immagini multimediali? Quando si è originata questa malattia silente? In che modo il mortale bacillo è andato diramandosi nel mondo? E' possibile trovare una cura per il male dilagante? Il libro tenta di trovare le risposte a tali questioni, con l'intento primario di essere innanzitutto una profilassi che sappia dare consapevolezza delle patologie di cui siamo forse vittime incoscienti. Un analisi spietata su quello e cosa, quasi senza accorgercene, siamo diventati, ma anche un utile momento di auto-riflessione per guardarsi nello specchio... alla vecchia maniera...

Giovanni PaciniGiovanni Pacini, nato a Viterbo nel 1996, consegue gli studi al Liceo Scientifico Cardarelli di Tarquinia (VT) con il massimo dei voti. Durante il percorso di studi liceale partecipa, nel 2014, al Certame Vichiano di Napoli. Attualmente è studente presso la Facoltà di Filosofia dell'Università La Sapienza di Roma. I suoi studi vertono principalmente sulle teorie estetiche contemporanee e sul pensiero di Friedrich Nietzsche. Collabora con il quotidiano digitale affaritaliani.it e la rivista letteraria on line LHUB pubblicando articoli specialistici sull'estetica e il pensiero nietzscheiano.

Immagine tratta dal magazine LHUB