Another World, Amanda, Il vizio della speranza, Before the Frost, trionfano al 31° Tokyo International Film Festival

I vincitori del Tokyo Film Festival 2018
(Mariangiola Castrovilli) -
La 31° edizione del Tokyo International Film Festival ha chiuso i battenti con un serata finale ricca di fuochi d'artificio, che ha visto la premiazione dei vincitori di questa bellissima e ricca rassegna di film provenienti da tutto il mondo. Tanti i premi e tanti i film in competizione nelle varie sezioni.

Junji Sakamoto Regista de Another World Premio del Pubblico TIFFJP 2018Iniziamo allora con il premio che, secondo noi, è il più importante riconoscimento in qualsiasi paese del globo si sia svolta la manifestazione, ovvero quello del Pubblico che, per il 2018 nel Paese del Sol Levante, è andato ad Another World, il dramma di tre vecchi amici che, dopo molto tempo, si ritrovano, in un lavoro firmato dal regista Junji Sakamoto che, emozionato e - mettendo le mani avanti - ha esordito dicendo «Non mi aspettavo certo di vincere. Grazie a tutti coloro che hanno capito il film, ed anche a quelli, che non lo hanno capito».

Amanda Miglior Sceneggiatura Mikhaël Hers e Maud Ameline Tokyo Film Festival 2018Il Premio Wowow per la Migliore Sceneggiatura è andato ad Amanda, il potente dramma francese sulle conseguenze di un attentato terroristico a Parigi, che colpisce tra gli altri la mamma della protagonista, Amanda appunto, una deliziosa bimba che vi commuoverà oltre ogni dire. Importante la sceneggiatura, scritta a quattro mani dal regista Mikhaël Hers e da Maud Ameline. Accettando il premio il regista, presente in un videomessaggio, ha detto di voler dedicare questo award alla Ameline perché «avendo in mente di ritrarre Parigi in tutta la sua fragilità e la sua bellezza, lei era assolutamente la persona giusta per scriverlo».

Piana Turco e Edoardo De AngelisE veniamo a parlare a bandiera, infatti è con comprensibile orgoglio che abbiamo visto il nostro Edoardo De Angelis, già vincitore del Premio del Pubblico alla Festa del Cinema di Roma 2018, che adesso, qui a Tokio, ha portato a casa 2 Awards, quello per la Migliore Attrice a Pina Turco, indimenticabile interprete del suo film, e quello per la miglior regia, per il suo bellissimo e profondamente toccante The Vice of Hope. Noi dopo Toronto e Roma abbiamo rivisto qui a Tokio Il vizio della speranza, ed è stata un'esperienza vederlo insieme ai colleghi giapponesi, che in sala, durante le proiezioni, non emettono un fiato, restando in un silenzio compunto dal principio alla fine, sia che il Kaho Minami e Pina Turco in videolavoro sia di loro gradimento oppure no. Eppure adesso in premiazione, Edoardo da buon napoletano, è riuscito a farli ridere e non riuscivo a credere alle mie orecchie. L'intensa performance della Turco è stata elogiata dall'attrice Kaho Minami, membro della giuria del concorso, che ha osservato: «In questi giorni, sentiamo le donne parlare per i loro diritti, e abbiamo imparato molte cose dalla vita delle donne in vari film. Quest'anno abbiamo visto la vita di una donna meravigliosa. I complicati sentimenti mostrati dietro i suoi occhi erano indimenticabili». Turco ha partecipato alla cerimonia tramite un messaggio video, scusandosi per aver lasciato Tokyo, ma doveva partecipare al matrimonio di sua sorella «Amo Tokyo, adoro Stanley Kwan e Edoardo De Angelisquesto festival e adoro questo film», ha concluso. Ma la migliore attrice non è stato l'unico premio per The Vice of Hope. Edoardo De Angelis era appena tornato tra il pubblico quando è stato riportato sul palco come vincitore per la Miglior Regia. Sul palco il regista e produttore cinese Stanley Kwan, membro della giuria, ha detto di De Angelis, «Apprezzo che sia un regista che ha mostrato vera preoccupazione per i suoi personaggi, raccontandoli con comprensione e simpatia. Edoardo ci ha portato in un viaggio emotivo accanto ai suoi personaggi». De Angelis, ricevendo il premio ha spiegato cosa l'ha spinto a fare questo film, «m'interessava - ha detto - il momento in cui vita e morte sono in equilibrio instabile... un minuto prima della morte, puoi trovare un altro modo di vivere. Questo, per me, è un lieto fine».

BEFORE THE FROST di Michael Noer con Jesper ChristensenIl Premio Speciale della Giuria è andato a Before the Frost, il cui protagonista Jesper Christensen, aveva anche già ricevuto il Premio come Miglior Attore. Bryan Burk, ha elogiato il film, affermando che in giuria «abbiamo riconosciuto, nel film, la passione del regista ad ogni inquadratura. Passione che ci ha ricordato la potenza del cinema». Sul palco, il regista Michael Noer, piuttosto sorpreso, ha commentato «Mi piace quando gli attori improvvisano sul set. Adesso però, sembra che sia io a dover improvvisare un discorso, ma sarà il mio cuore a guidarmi». Before the Frost è, prima di tutto, la storia di un padre. Il regista ha infatti rivelato che suo padre è morto recentemente senza aver potuto vedere il mio lavoro, ma «considero la performance di Jesper Christensen nel film una versione di mio padre».

Amanda di Mikhaël Hers - Tokyo Grand Prix The Governor of Tokyo AwardEd ecco, infine, arrivare il momento del premio più prestigioso del festival, il Tokyo Grand Prix / The Governor of Tokyo Award, onore andato al dramma francese Amanda, che qualche istante prima aveva anche portato a casa il premio per la Miglior Sceneggiatura. Il Presidente della Giuria Brillante Ma Mendoza ha commentato che Amanda è «un lavoro apparentemente semplice, ma non semplice. Una storia di complesse emozioni umane». Già ripartito il regista Mikhaël Hers, il premio è stato ricevuto dall'Ambasciatore Francese in Giappone, Laurent Pic, il quale ha osservato che, «tra i registi francesi, Hers è spesso considerato il più giapponese». Lo stesso Hers, che appare di nuovo in un videomessaggio, ha dichiarato, «Non sono abituato a vincere premi. Figuriamoci ottenerne due. Il Gran Premio poi, è un grande onore. Non vedo l'ora di poter tornare di nuovo in Giappone». Mendoza poi, ha detto che «La giuria si è molto divertita a lavorare insieme. Negli ultimi giorni, è stato piuttosto difficile scegliere i vincitori per la grande diversità dei film». Carinamente ha poi ringraziato tutto il personale dietro le quinte, dagli assistenti alla regia, ai responsabili della produzione passando per il personale volontario del TIFFJP «gentili, ospitali e cordiali».


I Reportage di Mariangiola Castrovilli 31 Tokyo 2018