"Premio donne, pace e ambiente Wangari Maathai"

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L'Associazione A Sud in collaborazione con la Casa Internazionale delle Donne presenta la Quinta edizione 2016 del "Premio donne, pace e ambiente Wangari Maathai" - "La pace nel mondo dipende dalla difesa dell'ambienteW. Maathai. L' 8 marzo 2016 alle ore 17.30 a Roma presso Casa Internazionale delle Donne (Via della Lungara n°19) 

Casa Internazionale delle Donne2a
logoassociazioneL'Associazione A Sud, in collaborazione con la Casa Internazionale delle Donne e con il patrocinio della Camera dei Deputati, della Regione Lazio, della Rete ENTITLE e del CES - Centro di Studi Sociali dell'Università di Coimbra, promuove quest'anno la V° edizione del Premio Donne Pace e Ambiente Wangari Casa Internazionale delle DonneMaathai.
A  ridosso  della  celebrazione  dell'8  marzo,  il  premio  ha  l'obiettivo  di  testimoniare  e dare  un riconoscimento istituzionale alle donne impegnate in Italia nelle battaglie in difesa della pace, dei diritti di genere e dell'ambiente.

Il Premio Donne, Pace e Ambiente Wangari Maathai nasce su iniziativa di A Sud nel 2012 e giunge quest'anno alla sua quinta edizione. CasaInternazionaleDonnebDalla seconda edizione, ad assegnare il premio e una commissione allargata formata da rappresentanti di organizzazioni, associazioni, comitati e centri anti violenza che lavorano sulle questioni di genere. Già a  partire  dalla  sua  prima edizione,  il  premio  ha  costituito  occasione  per  conferire  un riconoscimento simbolico utile a dare visibilita  a situazioni spesso conosciute nelle quali molte donne  sono  coinvolte,  spesso per  organizzare  progetti  e  mobilitazioni  sociali  in  difesa  del territorio. Molte  di queste donne sono in pericolo proprio a causa del loro impegno civico e dell'invisibilita  in cui sono relegate. Istituire un Premio e costruire un'iniziativa pubblica promossa da importanti istituzioni come la Regione Lazio e la Camera dei Deputati costituisce inoltre opportunita di diffusione di temi e di sensibilizzazione  della  cittadinanza oltre  che  fungere  da  sistema  di  protezione  di  situazioni critiche  che  attraverso  il  riconoscimento istituzionale  e  la  visibilita   internazionale  possono prevenire eventuali ritorsioni. Nel contesto attuale risulta sempre piu con  quelli  dei  diritti  di  genere  e  ambientali. Parlare di  ambiente  e d'impatti  di  disastri ambientali oggi vuol dire parlare di donne, le prime vittime dei conflitti ambientali ma anche sempre piu  spesso le prime leader di proteste in difesa della terra.
La  quinta  edizione del Premio DONNE, PACE  E  AMBIENTE  WANGARI  MAATHAI  premierà quest'anno  cinque  attiviste  in  rappresentanza  di  diverse  realtà  impegnate  sul  territorio nazionale in difesa dell'ambiente, della salute e dei diritti. I casi scelti per questa 5^ edizione sono  legate  alla  battaglia  in  difesa  della  salute  dalla  contaminazione  ambientale,  con particolare riferimento alla salute riproduttiva, materna e infantile.
premiopaceCi sono donne che possono essere considerate eroine al pari dei grandi eroi del passato. Una di esse, a cui è dedicato il premio, e senz'altro Wangari Muta Maathai, prima donna africana a ricevere il Nobel per la Pace nel 2004, che dichiaro al momento della premiazione: «Non ci può essere pace senza sviluppo sostenibile e non ci può essere sviluppo senza uno sfruttamento sostenibile dell'ambiente. La protezione dell'ecosistema deve essere considerata un mezzo per garantire la pace, in Paesi dove la scarsita delle risorse genera inevitabilmente instabilita politiche e sociali». Wangari Maathai, deceduta il 25 settembre 2011 a Nairobi, Kenya, ha lottato per piu contribuito in maniera significativa alla democratizzazione della sua nazione.
Di etnia kikuyu, Wangari Maathai e stata anche la prima donna centrafricana a laurearsi, nel 1966 in biologia, presso l'Universita di Pittsburgh. Attivista e fondatrice del Green Belt Movement, intraprese negli anni novanta una forte campagna di sensibilizzazione sul disboscamento in particolare, attraverso il movimento, fondato nel 1977 sono stati piantati oltre 51 milioni di alberi in Kenya per combattere l'erosione. E scomparsa nel settembre 2011 all'eta di 71 anni dopo una lunga malattia.

PREMIAZIONI:

PREMIO FUOCO-EX EQUO

GentiliniPatriziaPatrizia Gentilini (Emilia Romagna)
membro ISDE e Medicina Democratica

Medico oncologo ed ematologo, ha lavorato per oltre 30 anni nel reparto di Oncologia di Forlì. Da molti anni si occupa di problematiche sanitarie legate a cause ambientali in particolare delle conseguenze sulla salute dell'inquinamento atmosferico. Promotrice della "Campagna per la difesa del latte materno dai contaminanti ambientali" si batte quotidianamente per la prevenzione e della salute delle attuali e future generazioni.

Associazione Mamme per la Salute e lAmbiente VenafroElisabetta Guarini (Molise)
per Associazione Mamme per la Salute e l'Ambiente Venafro

L'Associazione Mamme per la Salute e l'Ambiente di Venafro, che riunisce cittadine preoccupate dall'aumento di patologie legate ad agenti inquinanti nel territorio molisano ed impegnate nella difesa dell'ambiente e del diritto alla salute. L'Associazione oltre a varie battaglie sul territorio regionale è tra gli aderenti alla campagna nazionale in difesa del latte materno. Elisabetta Guarini ne è presidente.

PREMIO TERRA

RobertaVilla
Roberta Villa (Puglia)
per il Comitato Taranto Lider
(Libere Iniziative per la Diversificazione Economica e la Riconversione)

Il Comitato Taranto Lider porta avanti numerose battaglie per la tutela della salute con particolare attenzione alle problematiche di genere. Il Comitato Taranto Lider è stato infatti promotore della legge regionale n.40 "Disposizioni per la tutela delle donne affette dall'endometriosi", legge approvata nel 2014 e ancora non applicata in una regione come la Puglia e in una città come Taranto in cui i rischi per la salute da contaminazione ambientale sono particolarmente elevati. Su questo e su altri fronti vertenziali (tutela ambientale, promozione di iniziative di conversione ecologica etc.) l'associazione è da anni punto di riferimento per la cittadinanza di Taranto.

PREMIO ARIA

FerranteSilvia
Silvia Ferrante (Abruzzo)
Attivista Comitato No Elettrodotto Villanova Gissi

Silvia Ferrante è una mamma precaria oltre che un'attivista da sempre in prima linea per la tutela della salute e dell'ambiente del suo territorio e non solo. Con il Comitato No Elettrodotto Villanova Gissi porta avanti una battaglia contro il colosso Terna e il progetto di costruzione di un'infrastruttura energetica impattante per la salute. A causa del suo impegno, Silvia è stata citata in giudizio dalla Terna 24 volte e sta affrontando attualmente un processo con una richiesta di risarcimento avanzata dall'azienda a suo carico di 16 milioni di euro.

PREMIO ACQUA

NoOmbrina
Alba Brighella (Abruzzo)
per il Coordinamento No Ombrina

Attivista e pasionaria del Coordinamento No Ombrina, che ha recentemente vinto la battaglia contro la costruzione della piattaforma petrolifera Off Shore Ombrina mare, Alba Brighella è stata coautrice e promotrice della legge che ha istituito il parco marino regionale "Trabocchi del chietino e costa frentana", primo parco marino regionale abruzzese. Il Coordinamento continua a battersi contro la petrolizzazione del mare abruzzese promuovendo il mantenimento e la valorizzazione del mare e della costa e delle economie locali fondate su pesca e turismo naturalistico.

PREMIO SPECIALE GIORNALISMO AMBIENTALE
"Carla Ravaioli"

amaliadesimone
Amalia De Simone (Napoli)
Giornalista

Watch dog napoletana. Giornalista professionista, laureata in giurisprudenza. Videoreporter d'inchiesta del Corriere.it, collabora con Rai e Reuters. Ha lavorato a numerose inchieste sulla criminalità organizzata, le infiltrazioni negli appalti e il riciclaggio. Si è dedicata molto alle questioni ambientali indagando prima sul traffico di rifiuti in Campania svelando gli intrecci tra clan, politica e mondo economico e successivamente portando alla luce attraverso numerose videoinchieste per il corriere.it le nuove terre dei fuochi in Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria. Indaga procurandosi e consultando atti e documenti ma soprattutto andando sui posti e partecipando ai fatti. Per questo motivo si è calata in un centrale antiatomica dismessa, in discariche di mezza Italia, sversatoi, è andata a verificare i veleni in corsi d'acqua e terreni su e giù per la penisola. Tutte storie che poi ha riportato nelle videoinchieste del corriere.it. Nel 2015 le è stato assegnato il premio Cutuli per la sezione stampa nazionale. Tre volte vincitrice di riconoscimenti nell'ambito del premio "Cronista dell'anno" e di altri premi giornalistici tra cui il"Rampino", il"Paone", e quello per il giornalismo d'inchiesta di Ravenna con il Corriere.it e il "Giuntella per la libertà di stampa" con Radio Siani che dirige. Nel 2013 le è stata assegnata una medaglia d'argento al valore civile dall'associazione Carlo La Catena, vigile del fuoco morto nella strage di via Palestro a Milano. E' tra gli autori dei volumi "Dem - Dizionario enciclopedico sulle mafie", "Novantadue, l'anno che cambiò l'italia" e "L'Italia dei veleni" e della serie di inchieste sulla crisi dei rifiuti "Nella terra di Gomorra", realizzata per Current. Ha realizzato reportage per i programmi "Crash" e "La storia siamo noi".

LaviniaPalma2bI premi sono assegnati alla singole attiviste in rappresentanza simbolica dell'impegno collettivo delle donne che nei singoli territori e all'interno delle singole realtà di riferimento, sono ogni giorno in prima linea per la difesa dell'ambiente, del diritto alla salute e dei diritti di genere
Oltre alla consegna della pergamenaalle premiate sarà consegnata un'opera d'arteun pezzo unico realizzato appositamente per il premioopera dell'ingegno della ceramista e scultrice Lavinia Palmache ha offerto al premio le sue creazioni.
Le sue opere prendono spunto da diverse ispirazioni. Una di esse è la Grande Madre, Dea generatrice di vita, dove nel femmineo si riflette e si riconosce la natura. Nascono così volti di donna, rivisitati in chiave del tutto personale unendo origine scultorea e oggetti d'uso, per coniugare il simbolo alla forza dell'azione. La lavorazione è interamente a mano o al tornio elettrico.

locandina
Fonte - Ufficio Stampa Associazione a Sud