I Premi Ufficiali della 78ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia

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71209 PHOTOCALL VENEZIA 78 WINNERS Audrey Diwan Credits La Biennale di Venezia Foto ASAC ph Giorgio Zucchiatti 4
Leone d’Oro per il Miglior Film al francese L’ÉVÉNEMENT di Audrey Diwan. Leone d’Argento a Paolo Sorrentino con È STATA LA MANO DI DIO. Miglior Regista JANE CAMPION per il film THE POWER OF THE DOG. Miglior Attrice PENÉLOPE CRUZ nel film MADRES PARALELAS. Migliore Attore JOHN ARCILLA nel film ON THE JOB: THE MISSING 8. Di seguito tutti i Premi Ufficiali della Mostra Cinematografica di Venezia per le sezioni VENEZIA 78, ORIZZONTI, LEONE DEL FUTURO, VENICE VR EXPANDED, ORIZZONTI EXTRA. Nell’elenco anche i LEONE D’ORO ALLA CARRIERA, il PREMIO CARTIER GLORY TO THE FILMMAKER, il PREMIO CAMPARI PASSION FOR FILM.

LEONE D'ORO


✳ VENEZIA 78

La Giuria di VENEZIA 78, presieduta da Bong Joon Ho e composta da Saverio Costanzo, Virginie Efira, Cynthia Erivo, Sarah Gadon, Alexander Nanau e Chloé Zhao, dopo aver visionato i 21 film in competizione ha deciso di assegnare i seguenti premi:


1 MIGLIOR FILM LEONE D’ORO per il MIGLIOR FILM

L’ÉVÉNEMENT
di Audrey Diwan (Francia)

con Anamaria Vartolomei, Kacey Mottet-Klein, Luàna Bajrami, Louise Orry Diquero, Louise Chevillotte, Pio Marmaï, Sandrine Bonnaire, Anna Mouglalis, Leonor Oberson, Fabrizio Rongione / Francia / 100' - Dal romanzo "L'événement" di Annie Ernaux

- Francia, 1963. Anne è una brillante studentessa con un promettente futuro davanti a sé. Tuttavia, quando resta incinta, vede svanire la possibilità di portare a termine i propri studi e sfuggire ai vincoli insiti nella sua estrazione sociale. Con l'avvicinarsi degli esami finali e la gravidanza sempre più evidente, Anne si decide ad agire, anche se deve affrontare la vergogna e il dolore, anche se deve rischiare la prigione per seguire la sua strada...


2 LEONE DARGENTO LEONE D’ARGENTO - GRAN PREMIO DELLA GIURIA

È STATA LA MANO DI DIO
di Paolo Sorrentino (Italia)

con Filippo Scotti, Toni Servillo, Teresa Saponangelo, Marlon Joubert, Luisa Ranieri, Renato Carpentieri, Massimiliano Gallo, Betti Pedrazzi, Biagio Manna, Ciro Capano / Italia / 130'

- La storia di un ragazzo nella tumultuosa Napoli degli anni Ottanta. Il diciassettenne Fabietto Schisa è un ragazzo goffo che lotta per trovare il suo posto nel mondo, ma che trova gioia in una famiglia straordinaria e amante della vita. Fino a quando alcuni eventi cambiano tutto. Uno è l'arrivo a Napoli di una leggenda dello sport simile a un dio: l'idolo del calcio Maradona, che suscita in Fabietto, e nell'intera città, un orgoglio che un tempo sembrava impossibile. L'altro è un drammatico incidente che farà toccare a Fabietto il fondo, indicandogli la strada per il suo futuro. Apparentemente salvato da Maradona, toccato dal caso o dalla mano di Dio, Fabietto lotta con la natura del destino, la confusione della perdita e l'inebriante libertà di essere vivi. Nel suo film più commovente e personale, Sorrentino accompagna il pubblico in un viaggio ricco di contrasti fra tragedia e commedia, amore e desiderio, assurdità e bellezza, mentre Fabietto trova l'unica via d'uscita dalla catastrofe totale attraverso la propria immaginazione.


Jane Campion LEONE D’ARGENTO - PREMIO PER LA MIGLIORE REGIA

JANE CAMPION
per il film THE POWER OF THE DOG (Nuova Zelanda, Australia)

con Benedict Cumberbatch, Kirsten Dunst, Jesse Plemons, Kodi Smit-McPhee / Nuova Zelanda, Australia / 136' - Dal romanzo "The Power of the Dog" di Thomas Savage


- Il carismatico allevatore Phil Burbank incute paura e rispetto alle persone attorno a lui. Quando il fratello porta a vivere nel ranch di famiglia la nuova moglie e il figlio di lei, Phil li tormenta finché non si ritrova vulnerabile alla possibilità di innamorarsi.


PENÉLOPE CRUZ COPPA VOLPI
per la migliore interpretazione femminile

PENÉLOPE CRUZ
nel film MADRES PARALELAS
di Pedro Almodóvar (Spagna)

con Penélope Cruz, Milena Smit, Israel Elejalde, Aitana Sánchez-Gijón, Julieta Serrano, Rossy De Palma / Spagna / 120'

- Due donne condividono la stanza di ospedale nella quale stanno per partorire. Sono entrambe single e al termine di una gravidanza inattesa. Janis, di mezza età, non ha rimpianti e nelle ore che precedono il parto esulta di gioia. Ana invece è un'adolescente spaventata, contrita e traumatizzata. Janis tenta di rincuorarla mentre passeggiano tra le corsie dell'ospedale come delle sonnambule. Le poche parole che scambiano in queste ore creeranno un vincolo molto forte tra le due e il fato, nel fare il suo corso, complicherà in maniera clamorosa le vite di entrambe.


JOHN ARCILLA COPPA VOLPI
per la migliore interpretazione maschile

JOHN ARCILLA
nel film ON THE JOB: THE MISSING 8
di Erik Matti (Filippine)

con John Arcilla, Dennis Trillo, Dante Rivero / Filippine / 208'

- Ispirato a eventi realmente accaduti, il film narra la storia di Sisoy Salas, un giornalista corrotto che cerca giustizia per i suoi colleghi, e del detenuto Roman Rubio, un sicario che viene regolarmente fatto uscire di prigione per compiere degli omicidi. Sisoy è sempre stato uno strenuo difensore del governo e del popolare sindaco della città, Pedring Eusebio. Ma quando scompaiono i suoi colleghi del giornale locale – compresi il suo amico di vecchia data Arnel Pangan e il figlio – Sisoy è costretto a ripensare i suoi legami di fedeltà e a mettere in discussione le sue convinzioni politiche. Nel frattempo, Roman viene condannato all'ergastolo per un crimine che non ha commesso e, non volendo trascorrere il resto della sua vita come assassino a pagamento, comincia a pianificare il modo di riconquistare la sua libertà con ogni mezzo possibile. Impegnato in una lotta contro una sporca burocrazia e un'ondata di notizie false fabbricate contro le vittime, Sisoy indaga tenacemente sul destino degli otto scomparsi. Lentamente, si avvicina alla verità, attirandosi le ire del sindaco Eusebio e della sua potente macchina politica. Le strade di Sisoy e Roman sono destinate a scontrarsi fatalmente nel momento in cui Sisoy diventa il prossimo bersaglio di Roman.


MAGGIE GYLLENHAAL PREMIO PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA

MAGGIE GYLLENHAAL
per il film THE LOST DAUGHTER
di Maggie Gyllenhaal (Grecia, USA, Regno Unito, Israele)

con Olivia Colman, Jessie Buckley, Dakota Johnson, Ed Harris, Peter Sarsgaard, Paul Mescal, Dagmara Dominczyk, Alba Rohrwacher / Grecia, USA, UK, Israele / 121' - Dal romanzo "La figlia oscura" di Elena Ferrante

- Sola in una località di mare, Leda osserva ossessivamente una giovane madre e la figlia in spiaggia. Turbata dalla complicità del loro rapporto (e dalla loro famiglia, chiassosa e sinistra), Leda è sopraffatta dai ricordi legati allo sgomento, allo smarrimento e all'intensità della propria maternità. Un gesto impulsivo catapulta Leda nello strano e minaccioso universo della sua stessa mente, in cui è costretta a fare i conti con le scelte anticonformiste fatte quando era una giovane madre e con le loro conseguenze.


IL BUCO PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA

IL BUCO
di Michelangelo Frammartino (Italia, Francia, Germania)

con Nicola Lanza, Antonio Lanza, Leonardo Larocca, Claudia Candusso, Mila Costi, Carlos Jose Crespo / Italia, Francia, Germania / 93'

- Durante il boom economico degli anni Sessanta, l'edificio più alto d'Europa viene costruito nel prospero Nord Italia. All'altra estremità del paese, un gruppo di giovani speleologi esplora la grotta più profonda d'Europa nell'incontaminato entroterra calabrese. Si raggiunge, per la prima volta, il fondo dell'abisso del Bifurto, a 700 metri di profondità. L'avventura degli intrusi passa inosservata agli abitanti di un piccolo paese vicino, ma non al vecchio pastore dell'altopiano del Pollino la cui vita solitaria comincia ad intrecciarsi con il viaggio del gruppo. Il buco racconta di una bellezza naturale che lascia senza parole e sfiora il mistico; una esplorazione attraverso le profondità sconosciute della vita e della natura che mette in parallelo due grandi viaggi interiori.


FILIPPO SCOTTI PREMIO MARCELLO MASTROIANNI
a un giovane attore o attrice emergente

FILIPPO SCOTTI
nel film È STATA LA MANO DI DIO
di Paolo Sorrentino (Italia)

con Filippo Scotti, Toni Servillo, Teresa Saponangelo, Marlon Joubert, Luisa Ranieri, Renato Carpentieri, Massimiliano Gallo, Betti Pedrazzi, Biagio Manna, Ciro Capano / Italia / 130'

- La storia di un ragazzo nella tumultuosa Napoli degli anni Ottanta. Il diciassettenne Fabietto Schisa è un ragazzo goffo che lotta per trovare il suo posto nel mondo, ma che trova gioia in una famiglia straordinaria e amante della vita. Fino a quando alcuni eventi cambiano tutto. Uno è l'arrivo a Napoli di una leggenda dello sport simile a un dio: l'idolo del calcio Maradona, che suscita in Fabietto, e nell'intera città, un orgoglio che un tempo sembrava impossibile. L'altro è un drammatico incidente che farà toccare a Fabietto il fondo, indicandogli la strada per il suo futuro. Apparentemente salvato da Maradona, toccato dal caso o dalla mano di Dio, Fabietto lotta con la natura del destino, la confusione della perdita e l'inebriante libertà di essere vivi. Nel suo film più commovente e personale, Sorrentino accompagna il pubblico in un viaggio ricco di contrasti fra tragedia e commedia, amore e desiderio, assurdità e bellezza, mentre Fabietto trova l'unica via d'uscita dalla catastrofe totale attraverso la propria immaginazione.



ORIZZONTI

La Giuria ORIZZONTI, presieduta da Jasmila Žbanić e composta da Mona Fastvold, Shahram Mokri, Josh Siegel e Nadia Terranova dopo aver visionato i 19 lungometraggi e i 12 cortometraggi in concorso, assegna i seguenti premi:


PILIGRIMAI PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR FILM

PILIGRIMAI (PILGRIMS)
di Laurynas Bareiša (Lituania)

Con Gabija Bargailaite, Giedrius Kiela, Paulius Markevičius, Indrė Patkauskaitė, Jolanta Dapkūnaitė, Ieva Andrejevaitė

- Di recente Indre e Paulius si sono persi di vista; ma poiché lui ha un piede ingessato, lei lo accompagna in una cittadina nei pressi dell’aeroporto dove è morto il fratello di Paulius, che era anche il ragazzo di Indre. Quella sera ispezionano il terminal dove Matas è arrivato con uno degli ultimi voli. Si dirigono in un ristorante in cerca di Ieva, ma scoprono che lei non lavora più lì. All’interno del ristorante Paulius ripercorre i passi di Matas fino al tavolo dove lui e Vytenis hanno discusso animatamente. La mattina seguente, un’anziana signora mostra loro una grande casa in vendita ma si rifiuta di seguirli nella cantina, dove i due cercano di ricostruire in che modo siano state fatte le foto forensi sul telefono di Paulius. Quando riemergono dalla cantina, Jurgis, nipote dell’anziana signora, li riconosce. La donna li caccia fuori, ma Paulius rompe lo specchietto laterale dell’auto di lei. Martynas sopraggiunge per vendere un’Audi grigio metallizzato. Paulius decide di acquistarla solo dopo avere provato come ci si sente ad essere rinchiusi nel bagagliaio, che è esattamente quanto è accaduto a suo fratello. Quando trovano Ieva, che lavora in un negozio di mobili, Paulius esige di sapere da lei perché non abbia chiamato la polizia. Nel frattempo la polizia arriva e lo arresta per avere danneggiato l’auto dell’anziana signora. Ieva racconta ad Indre di avere assistito a quella che sembrava solo una tipica rissa da bar.


ÉRIC GRAVEL PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE REGIA


ÉRIC GRAVEL
per il film À PLEIN TEMPS (Francia)
con Laure Calamy, Anne Suarez, Geneviève Mnich, Nolan Arizmendi, Sasha Lemaitre Cremaschi


- Decisa a fare il possibile per crescere i suoi due figli in campagna, Julie lavora nel frattempo in un lussuoso albergo parigino. Quando ottiene finalmente un colloquio per un lavoro nel quale aveva da tempo riposto le proprie speranze, scoppia uno sciopero nazionale che paralizza il sistema dei trasporti pubblici. Il precario equilibrio che la donna ha costruito è messo a repentaglio. Julie ingaggia quindi una corsa frenetica contro il tempo, rischiando di vacillare.


EL GRAN MOVIMIENTO PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA ORIZZONTI

EL GRAN MOVIMIENTO
di Kiro Russo (Bolivia, Francia, Qatar, Svizzera)

con Julio César Ticona, Max Eduardo Bautista Uchasara, Francisca Arce de Aro, Israel Hurtado, Gustavo Milán Ticona

- La Paz è la capitale meno occidentale d’America. Situata a oltre 3600 metri d’altitudine, la città si distende come un mare di mattoni, pietre e calcestruzzo nei canyon che precedono l’altipiano. Volevo girare un film su La Paz con personaggi che potessero fornire un particolare punto di vista sulla città. Ho trovato questi personaggi in Elder, un giovane minatore, e in Max, un senzatetto, le cui insolite posizioni nella società mi hanno dato la possibilità di osservare la città nel suo insieme e di vederne i sistemi, le architetture e i cambiamenti. Ispirandomi liberamente alle loro vite, ho creato questa storia di malattia e cura che ci porta nel cuore del tessuto sociale della città, rivelando le vite degli invisibili.


LAURE CALAMY PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE ATTRICE

LAURE CALAMY
nel film À PLEIN TEMPS
di Éric Gravel (Francia)

con Laure Calamy, Anne Suarez, Geneviève Mnich, Nolan Arizmendi, Sasha Lemaitre Cremaschi

- Decisa a fare il possibile per crescere i suoi due figli in campagna, Julie lavora nel frattempo in un lussuoso albergo parigino. Quando ottiene finalmente un colloquio per un lavoro nel quale aveva da tempo riposto le proprie speranze, scoppia uno sciopero nazionale che paralizza il sistema dei trasporti pubblici. Il precario equilibrio che la donna ha costruito è messo a repentaglio. Julie ingaggia quindi una corsa frenetica contro il tempo, rischiando di vacillare.


PISETH CHHUN PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR ATTORE

PISETH CHHUN
nel film BODENG SAR (WHITE BUILDING)
di Kavich Neang (Cambogia, Francia, Cina, Qatar)

con Piseth Chhun, Sithan Hout, Sokha Uk, Chinnaro Soem, Sovann Tho, Jany Min, Chandalin Y

- Il ventenne Samnang e due suoi amici vivono nel White Building, storico caseggiato di Phnom Penh. In una città che muta velocemente, i tre giovani si allenano sulle loro coreografie sognando di partecipare a qualche talent show, mentre i genitori rimangono legati a uno stile di vita più tradizionale. Quando il White Building viene destinato alla demolizione, Samnang osserva il padre che cerca invano di mettere d’accordo i vicini, divisi sugli indennizzi che il governo offre per spingerli ad andarsene, mentre lui deve affrontare la partenza dalla Cambogia del suo migliore amico. Samnang scopre allora che le solide fondamenta del mondo che ha sempre chiamato ‘casa’ sono in realtà molto instabili.


PETER KEREKES e IVAN OSTROCHOVSKY PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA

PETER KEREKES e IVAN OSTROCHOVSKY
per il film CENZORKA (107 MOTHERS)
di Peter Kerekes (Repubblica Slovacca, Repubblica Ceca, Ucraina)

con Maryna Klimova, Iryna Kiryazeva, Lyubov Vasylyna

- Lesya ha commesso un delitto passionale in seguito al quale deve scontare sette anni di reclusione in uno degli istituti femminili di correzione di Odessa. Ha appena messo al mondo il suo primo bambino e ora sta per fare il suo ingresso in un mondo popolato esclusivamente da donne: detenute, infermiere e guardie carcerarie, donne di tutte le età, mogli e vedove, figlie, sorelle, donne incinte e altre con bambini. Se non fosse per il colore dell’uniforme, a volte risulterebbe difficile distinguere le une dalle altre.


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PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR CORTOMETRAGGIO


LOS HUESOS
di Cristóbal León e Joaquín Cociña (Cile)

- Los huesos è un resoconto immaginario del primo film animato in stop-motion al mondo. Realizzato nel 1901 e riscoperto nel 2021, mentre il Cile lavora a una nuova costituzione, le riprese mostrano un rituale eseguito da una ragazza che sembra utilizzare dei cadaveri. Nel rituale appaiono anche Diego Portales e Jaime Guzmán, due figure cruciali nella costruzione del Cile autoritario e oligarchico.




FALL OF THE IBIS KING


VENICE SHORT FILM NOMINATION FOR THE EUROPEAN FILM AWARDS


FALL OF THE IBIS KING
di Josh O’Caoimh e Mikai Geronimo (Irlanda)

- In una strana opera lirica, l’antagonista è sempre più turbato dopo l’improbabile ritorno dell’ex protagonista. «Nel realizzare questo film, - commentano i registi - era nostra intenzione esplorare l'intimo degrado di un rapporto fra tre personaggi in un modo apertamente stravagante. Con il progredire dell'opera, gli eventi assurdi in palcoscenico diventano sempre meno astratti».




LEONE DEL FUTURO

La Giuria Leone del Futuro - Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” della 78. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, presieduta da Uberto Pasolini e composta da Martin Schweighofer e Amalia Ulman assegna:


IMACULAT

LEONE DEL FUTURO PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA “LUIGI DE LAURENTIIS”

IMACULAT
di Monica Stan e George Chiper-Lillemark (Romania)

con Ana Dumitrașcu, Vasile Pavel, Cezar Grumăzescu

- Quando Daria entra in un centro di riabilitazione per disintossicarsi dalla droga, una dipendenza ereditata dal suo primo amore, quell'aura di innocenza la salva dalle avance sessuali degli altri pazienti, per lo più maschi, e le fa guadagnare la loro protezione. Dietro il piacere di tutte queste lusinghe, però, si nasconde un caro prezzo da pagare che la giovane scopre immediatamente. (GIORNATE DEGLI AUTORI)



VENICE VR EXPANDED

La Giuria presieduta da Michelle Kranot e composta da Maria Grazia Mattei e Jonathan Yeo dopo aver visionato i 23 progetti in concorso, assegna i seguenti premi:


GOLIATH: PLAYING WITH REALITY GRAN PREMIO DELLA GIURIA PER LA MIGLIORE OPERA VR

GOLIATH: PLAYING WITH REALITY
di Barry Gene Murphy e May Abdalla (Regno Unito, Francia)

- Goliath: Playing with Reality segue la storia vera di un uomo dall’infanzia travagliata, che perde i genitori e a cui viene poi diagnosticata la schizofrenia. Trascorrerà molti anni in un ospedale psichiatrico, imbottito di farmaci e quasi sempre in isolamento. Quando ne esce, riesce a relazionarsi con gli altri solo partecipando a giochi multiplayer online. Entriamo nel mondo di Goliath, scivolando tra reale e irreale, attraverso conversazioni sincere, animazioni ipnotiche e interazioni tattili. Il progetto analizza cosa significhi non sentirsi in accordo con il mondo e trovare il proprio posto per mezzo di realtà condivise.


LE BAL DE PARIS DE BLANCA LI PREMIO MIGLIORE ESPERIENZA VR

LE BAL DE PARIS DE BLANCA LI
di Blanca Li (Francia, Germania, Lussemburgo)

con Margalida Riera Roig, Moniek Boersma, Lorena Calero, Julia Piera, Gael Rougegrez, Jeremy Petit, Jeff Cohen, Tomy Alvarez, Antonio Carbonero, Julien Minor, Scott Emerson, Gonzalo Alcaín, Rafa Ramos, Sofia Mountassir, Vivian Siles, Gaetan Borg, Dani Reus

- Le bal de Paris de Blanca Li è un progetto immersivo, partecipativo e interattivo in uno spazio fisico pensato per essere vissuto con totale consapevolezza del corpo insieme a dieci spettatori e due ballerini professionisti nel ruolo di protagonisti. La versione online rappresenta un approccio autonomo rispetto alla versione dal vivo, che potrà essere sperimentata durante la Mostra del Cinema di Venezia, al Conservatorio Statale di Musica Benedetto Marcello. Adèle festeggia il suo ritorno a Parigi con un grande ballo che i genitori organizzano in suo onore. Pierre, uno degli ospiti, cambierà il corso della festa. Ogni spettatore dapprima sceglierà il proprio costume Chanel e il proprio avatar personalizzato e successivamente verrà invitato a seguire la storia d’amore in tre atti di Adèle. Nei panni dei protagonisti, i ballerini accompagneranno lo spettatore all’interno di un fantastico universo virtuale caratterizzato da tre principali situazioni celebrative: una monumentale sala da ballo, un giardino magico e un locale parigino. Un lago e l’interno di un treno forniscono l’ambientazione all’interno della quale si assiste a passaggi mozzafiato. Musica e balli si fondono con la realtà virtuale per offrire una innovativa e spettacolare esperienza artistica.


END OF NIGHT
PREMIO MIGLIORE STORIA VR


END OF NIGHT
di David Adler (Danimarca, Francia)


- 1943. Ti trovi a bordo di una barca con Josef che, in fuga dalla Danimarca occupata, sta remando per mettersi in salvo nella neutrale Svezia. Mentre la barca solca l’oceano, il mare cede il passo alle strade e alla gente che popolano la sua mente. Il vostro viaggio insieme si trasforma in un paesaggio vivente di dolorosi ricordi che affiorano dalla notte della sua fuga. Mentre sta albeggiando, sarai testimone del trauma della fuga e della colpa legata alla sopravvivenza, quando coloro che ami vengono lasciati indietro.



ORIZZONTI EXTRA


SOKEA MIES, JOKA EI HALUNNUT NÄHDÄ TITANICIA PREMIO DEGLI SPETTATORI - ARMANI BEAUTY

SOKEA MIES, JOKA EI HALUNNUT NÄHDÄ TITANICIA
(THE BLIND MAN WHO DID NOT WANT TO SEE TITANIC)
di Teemu Nikki (Finlandia)

con Petri Poikolainen, Marjaana Maijala, Hannamaija Nikander, Matti Onnismaa, Samuli Jaskio, Rami Rusinen

- Un film intenso, girato dal punto di vista di un cieco. Un film d’azione/thriller atipico su un uomo che deve attraversare l’inferno per raggiungere la sua amata. Jaakko è cieco e disabile, costretto su una sedia a rotelle. Ama Sirpa. Vivendo distanti, non si sono mai incontrati di persona, ma si sentono ogni giorno al telefono. Quando Sirpa resta sconvolta da una notizia scioccante, Jaakko decide di andare da lei immediatamente, nonostante le proprie condizioni. In ogni caso, gli basta fare affidamento sull’aiuto di cinque estranei, in cinque luoghi: da casa al taxi, dal taxi alla stazione, dalla stazione al treno, dal treno al taxi e, infine, dal taxi a... lei.



LEONE D’ORO ALLA CARRIERA 


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ROBERTO BENIGNI


È stato attribuito al regista, attore e sceneggiatore Roberto Benigni il Leone d’Oro alla carriera della 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (1-11 settembre 2021). La decisione è stata presa dal Cda della Biennale di Venezia, che ha fatto propria la proposta del Direttore della Mostra Alberto Barbera. Roberto Benigni, nell'accettare la proposta dichiara: «Il mio cuore è colmo di gioia e gratitudine. È un onore immenso ricevere un così alto riconoscimento verso il mio lavoro dalla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia».




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È stato attribuito all’attrice statunitense Jamie Lee Curtis (foto: Andrew Eccles) il Leone d’Oro alla carriera della 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia (1 - 11 settembre 2021). La decisione è stata presa dal Cda della Biennale di Venezia, che ha fatto propria la proposta del Direttore della Mostra Alberto Barbera. La consegna del Leone d’oro alla carriera a Jamie Lee Curtis è avvenuta mercoledì 8 settembre nella Sala Grande del Palazzo del Cinema (Lido di Venezia), prima della proiezione fuori concorso di Halloween Kills, diretto da David Gordon Green e interpretato da Jamie Lee Curtis, presentato da Universal Pictures, Miramax, Blumhouse Productions e Trancas International Films. Halloween Kills sarà nelle sale il 15 ottobre. «Sono incredibilmente onorata di ricevere questo premio dalla Mostra del Cinema della Biennale di Venezia», ha dichiarato Jamie Lee Curtis. «Mi sembra impossibile di essere stata così a lungo nel mondo del cinema da ricevere un riconoscimento alla carriera, e che ciò accada oggi, con Halloween Kills, è particolarmente significativo per me. Halloween - e il mio sodalizio con Laurie Strode - ha lanciato e sostenuto la mia carriera, e rappresenta davvero un regalo il fatto che questi film abbiano dato vita a un nuovo franchise, amato dal pubblico di tutto il mondo. Il cinema italiano ha sempre onorato ed esaltato il genere che ha segnato la mia carriera, così non potrei essere più orgogliosa e felice di accettare questo premio dalla Mostra di Venezia, da parte di Laurie e di tutte le coraggiose eroine nel mondo che affrontano a testa alta ostacoli insormontabili e che rifiutano di arrendersi».



PREMIO CARTIER GLORY TO THE FILMMAKER

 
scott RIDLEY SCOTT

La Biennale di Venezia e Cartier hanno attribuito al grande regista britannico Sir Ridley Scott (Il gladiatore, Blade Runner, Alien) (foto © Scott Council) il premio Cartier Glory to the Filmmaker della 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (1 - 11 settembre 2021), dedicato a una personalità che abbia segnato in modo particolarmente originale il cinema contemporaneo. La consegna del premio Cartier Glory to the Filmmaker a Sir Ridley Scott è avvenuta venerdì 10 settembre in Sala Grande (Palazzo del Cinema) prima della proiezione Fuori Concorso del suo nuovo film, The Last Duel (Usa, Regno Unito, 142’) con Matt Damon, Adam Driver, Jodie Comer, Ben Affleck. The Last Duel è un racconto di tradimento e vendetta che mostra la brutalità del XIV secolo in Francia, prodotto da 20th Century Studios.



PREMIO CAMPARI PASSION FOR FILM


premio campari ve MARCUS ROWLAND

La Biennale di Venezia e Campari hanno attribuito allo scenografo britannico Marcus Rowland (Last Night in Soho, Rocketman, Baby Driver, Scott Pilgrim vs. the World) il premio Campari Passion for Film della 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (1 – 11 settembre 2021). Il premio Campari Passion for Film, istituito tre anni fa alla 75. Mostra, si propone di valorizzare lo straordinario contributo che i collaboratori più stretti del regista offrono al compimento del progetto artistico rappresentato da ciascun film. Passion for Film premia a turno una di queste figure (tre anni fa il montatore statunitense Bob Murawski, due anni fa il direttore della fotografia italiano Luca Bigazzi, l’anno scorso il trombettista jazz e compositore Terence Blanchard), non semplici artigiani ma artisti e co-autori delle opere a cui offrono il contributo del loro insostituibile talento. La consegna del premio a Marcus Rowland è avvenuta sabato 4 settembre in Sala Grande (Palazzo del Cinema), prima della proiezione Fuori Concorso di Last Night in Soho (Regno Unito, 118’) di Edgar Wright con Anya Taylor-Joy, Thomasin Harcourt McKenzie, Matt Smith, Terrence Stamp, Diana Rigg, di cui Marcus Rowland è l’autore delle scenografie.



Festival del Cinema di Venezia 78 edizione

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71119 AWARD CEREMONY VENEZIA 78 STATA LA MANO DI DIO Credits La Biennale di Venezia Foto ASAC ph Andrea Avezz 3


FONTE: Ufficio Stampa Settore Cinema de La Biennale di Venezia
PHOTO: ASAC Giorgio Zucchiatti - ASAC Andrea Avezzù - La Biennale di Venezia